PSICOMORFOLOGIA

"Il nostro volto è quello che siamo, perché è il riflesso dei nostri pensieri, emozioni e comportamenti".


La parola psicomorfologia deriva da due parole greche 'psiche' che significa 'anima' e 'morphos' che significa 'forma, ombra e dimensione ecc.' Nelle scienze naturali, il termine morfologia di un organismo denota lo studio della sua struttura e forma.

La psicomorfologia è un concetto derivato e aggiornato dal concetto comportamentale, cognitivo, temperamentale che sostiene il comportamento dell'uomo, in larga misura è un prodotto della sua natura, struttura e formazione consanguinea, congenita, ereditaria, radicata, innata che è responsabile della personalità individuale, come l'introversione o l'estroversione.

Pertanto, la Psicomorfologia è definita come lo studio del comportamento umano osservabile come risultato della genetica, dando la forma del viso dell'individuo.

La psicomorfologia è lo studio critico del temperamento umano, la combinazione di tratti che ereditiamo dai nostri genitori che influenzano la nostra esistenza quotidiana.

La psicomorfologia è lo studio decisivo della natura congenita, congenita, ereditaria, innata, della struttura e della formazione dell'uomo risultante come quello che viene chiamato temperamento.

La psicomorfologia è anche il prodotto dell'ambiente in cui cresciamo e ci sviluppiamo, di come ciò che viviamo ci influenza internamente-mentalmente, del passare del tempo e di come questa affettazione si traduca a livello morfologico del viso (e non solo).

Pertanto, l'analisi dei tratti di un individuo sarà effettuata tenendo conto della sua età e quindi della sua genetica, a cui si aggiunge il tempo e le esperienze vissute.

Ogni ruga, ogni linea, ogni espressione, ogni disuguaglianza del viso contribuisce a generare forme che consentono un'analisi scientifica.

DIGITOANALISI

Antoni Cerdà i Barberà (Barcellona, 1939-2020) è l'ideatore della tecnica della Digitoanalisi. Dopo oltre 40 anni di ricerca, è riuscito a classificare tre tipi di impronte digitali: Gruppo 1 (temperamentale), Gruppo 2 (analitico) e Gruppo 3 (versatile). Nel 1991, insieme al suo discepolo Julià Maristany i del Rayo. SJ, ha iniziato una nuova fase di integrazione del palmo della mano, con il triraggio e le impronte del palmo (impronte adiacenti) che esprimono ciò che è unico ed esclusivo per uno specifico essere e che lo rendono identificabile e unico.


La ditoanalisi studia i dermatoglifici, che sono i modelli che formano le impronte delle eminenze superficiali della pelle delle dita (impronte digitali), dei palmi delle mani e delle piante dei piedi e che vengono utilizzati negli studi genetici o nell'identificazione delle persone. I risultati ottenuti attraverso test psicologici, confrontati con questi dati, confermano e coincidono con gli studi effettuati sulle impronte.


Per ottenere informazioni dettagliate sulla personalità della persona, le caratteristiche delle due mani devono essere esaminate insieme. La mano destra è regolata dall'emisfero sinistro, legato al linguaggio e alla razionalità. La mano sinistra si collega con l'emisfero destro, più coinvolto nella gestione emotiva. Inoltre, i risultati ottenuti dalle impronte digitali devono essere integrati con quelli ottenuti dalle impronte palmari, seguendo questo schema diagnostico:


Elementi:

Impronte digitali

falangi

fisionomia dita


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